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Testi Pressione Bassa

Pressione Bassa

Purtroppo ogni mattina
mi sveglio
è ovvio, sto già incominciando a odiare
un po' il mondo.
La luce mi nuoce
c'ho male alle ossa
tra l'altro
ho la pressione bassa.

Schiaffeggio controvoglia
la sveglia
mi alzo e vado a pisciare
di pessimo umore.
Da anni la scena
è sempre la stessa
per forza
ho la pressione bassa.

Oltre a tutto dev'essere festa
vorrei essere come una talpa
che vegeta e basta.
Ma lo specchio del bagno
è spietato e mi attende
non c'è niente di meglio
di un uomo in mutande.

C'ho l'ansia. C'ho l'ansia. C'ho l'ansia... C'ho l'ansia.

Devo dire
non c’è neanche un piacere
che mi può sublimare.
Forse un grande amore
in barca a vela
nei mari del Sud.
Soli nella natura
lei era Eva ed io Robin Hood.

Mentre invece son qui
in via Pacini
mamma mia, come sono malato
c'ho tanti problemi.
Sono pallido e grigio
neanche al mare miglioro
non divento dorato
tutt'al più grigio scuro.

C'ho l'ansia. C'ho l'ansia. C'ho l'ansia... C'ho l'ansia.

C'ho anche un sacco di cose arretrate
devo fare di tutto
quasi quasi la cosa migliore
è tornarsene a letto.

Domenica mattina
che pena
sdraiato mi sento pesante
e penso alla gente
che compra le paste
che ascolta la Messa
anche il mondo
ha la pressione bassa.
 



La Ballata Dell'Immaginario

Questa è un'ipotesi di storia strana
un’antica ballata italiana
con personaggi immaginari
certamente non veri
perché io son convinto che i magistrati
siano bene informati
perché io non credo che si possa far del male
ad un uomo geniale.

Non mi ricordo l’anno, il mese
e neppure il paese
non era nato in un stalla
e forse raccontava una cattiva novella
lui stranamente predicava il gusto
di una vita tutta sola
forse per vincere quel senso di malessere
che prende qui alla gola.

Tutti eran talmente incuriositi che la voce si sparse
nelle chiese, nelle case di riposo, nei mercati.
Era un uomo bello ma sospetto
era un tipo strano, male in arnese
era un gran signore senza soldi né pretese.

Era una persona singolare,
era tutto il contrario di Gesù
ma in qualche modo gli voleva assomigliare
perché l’han messo in galera
e non si è visto più.

Di cose strane ne ha dette tante
chi lo sa se era ateo o credente
non gli bastava la coscienza a posto
dell’uomo povero e anche modesto
contrariamente ai francescani amava il gusto
di cercare l’oro
perché le stelle in cielo e anche Dio sono l’avaro
custode di un tesoro.

E anche parlando di beneficenza
lui disse: "Mi fa schifo. Non ci riesco.
Non son tenuto a voler bene
alla gente che non conosco.
Questa mania di accaparrarsi i bisognosi
non è roba mia.
Io non faccio la battaglia alla fame
ma all’idiozia".

Era una persona singolare
era tutto il contrario di Gesù
ma in qualche modo gli voleva assomigliare
perché l’han messo in galera
e non si è visto più.

Ad un banchetto di matrimonio
tirò fuori tutto il suo genio
gridò una frase improvvisa:
"Sia maledetto chi si sposa!
Provate un poco ad immaginare che bel frutto
nascerà dal vostro amore
un altro figlio disperato o peggio ancora
un ingegnere".

Non trasformava l’acqua in vino
ma ovunque andava succedeva un casino
e allora i soliti gendarmi
che giustamente non stanno mai fermi
gli fecero capire con il solito vigore:
"Puoi pensarla come vuoi
purché non dia fastidio a come
la pensiamo noi".

Tutti eran talmente instupiditi dal quel fascino strano
non sapevano nemmeno se linciarlo o se seguirlo.
Era un uomo bello ma sospetto
era un tipo strano, male in arnese
era un gran signore senza soldi né pretese.

Era una persona singolare
era tutto il contrario di Gesù
ma in qualche modo gli doveva assomigliare
perché l’han messo in galera
e non si è visto più.

E poi finì in un manicomio
o in qualche modo fu arrestato
per la paura del demonio
per far qualcosa o per salvare lo Stato
perché evidentemente non era un serio
funzionario di partito
perché imprudentemente aveva detto male
appunto dello Stato.

Questa è un'ipotesi di storia strana
un’antica ballata italiana
che non vuol dire che i carcerati
siano tutti bravi e impegnati
vuol dire solamente che se un bel giorno
Gesù tornasse ancora
direbbe cose un po’ curiose
e finirebbe in galera.

Era una persona singolare
era tutto il contrario di Gesù
ma in qualche modo gli doveva assomigliare
perché l’han messo in galera
e non si è visto più.



Ritratto Dello Zio

Caro, vecchio zio fascista
è vero che avete fatto un bel casino
ricordo dai racconti di mia madre
che sei andato a Roma a piedi, da Milano.

A istinto io ti ho sempre giudicato
come uno che si accende e non ragiona
e ho fatto un po' di facile ironia
senza capire mai la tua persona.

Direi che eri un po' stupido e felice
coerente con l'immagine del duce
a ventun anni avevi già una figlia
la guerra tutta tua e l'idea della famiglia.

Ai tempi in cui cadevano le bombe
mostravi con orgoglio il tuo coraggio
eppure ti piaceva l'aria fresca
delle mattine limpide di maggio.

L'uomo è quasi sempre meglio
rispetto alla propria ideologia
ricordo quella volta che piangevi
e quanto stavi male per la zia.

Del resto il segreto del fascismo
è nel simbolo del fascio littoriale
e appena un fascettino si è staccato
svanisce la sua forza criminale.

Caro, vecchio zio fascista
a vederti innaffiare le tue rose
ancora non mi entra nella testa
come hai potuto fare certe cose.

Sorridi accarezzando i tuoi nipoti
con una commozione così vera
hai sempre avuto il cuore troppo tenero
e la testa troppo dura.

Negli uomini politici di oggi
c'è come un grosso salto di statura
ma c'hanno ancora il cuore troppo tenero
e la testa troppo dura.



Non è PIù Il Momento

Caro amico, sei messo male
sei vittima di un tempo un po' sbagliato
un tempo dove tutto si è appiattito
dove ciò che aveva un senso si è deteriorato.
E se ti viene qualche idea geniale buttala via
perché qualsiasi comportamento
c'ha già il suo riferimento
all'idiozia.

Non è più il momento
di fare lunghe discussioni
di fare ipotesi sociali
o confessioni personali.

Non è più il momento
di fare inutili teorie
né di cantare una canzone
o di comprarsi un cane.

Non è più il momento
di fare tristi seminari
di scrivere sui muri
non ha più senso neanche la follia.

Non è più il momento
di dedicarsi ad una donna
o a qualcos'altro di importante
non è più il momento per niente.

In mezzo a tanta confusione
sono affogate le tue idee
e come chi è stato tradito da una donna perbene
tu ora pensi che tutte le donne siano puttane.

Razza già finita senza neanche cominciare
razza disossata già in attesa di morire.
No, non fa male credere
fa molto male credere male.

Però fa un certo effetto
ritrovarsi a ricordare
e più che altro a dire
che era molto meglio qualche anno fa.

Non è più il momento
di generose aggregazioni
di noiosissime riunioni
né di analisti, né di fantasia.

Non è più il momento
di aver fiducia nei contatti
di ritentare la comune
e di dare del tu a tutti.

Non è più il momento
c'è solo un po' di nostalgia
stava per nascere qualcosa
la nostra rabbia era allegria.

Per tenerci in vita
ci bastava una cazzata
non si sa perché improvvisamente
non è più il momento per niente.

Quella magnifica illusione
non era mica un'idiozia
e tu che sei stato tradito nella tua aspirazione
ora pensi che tutte le idee siano coglione.

Razza già finita senza neanche cominciare
razza disossata già in attesa di morire.
No, non fa male credere
fa molto male credere male.

No, non fa male credere
fa molto male credere male.



L'Illogica Allegria

Da solo
lungo l'autostrada
alle prime luci del mattino.
A volte spengo anche la radio
e lascio il mio cuore incollato al finestrino.

Lo so
del mondo e anche del resto
lo so
che tutto va in rovina
ma di mattina
quando la gente dorme
col suo normale malumore
mi può bastare un niente
forse un piccolo bagliore
un'aria già vissuta
un paesaggio o che ne so.

E sto bene
Io sto bene come uno quando sogna
non lo so se mi conviene
ma sto bene, che vergogna.

Io sto bene
proprio ora, proprio qui
non è mica colpa mia
se mi capita così.

È come un'illogica allegria
di cui non so il motivo
non so che cosa sia.
È come se improvvisamente
mi fossi preso il diritto
di vivere il presente

Io sto bene...
Questa illogica allegria
proprio ora, proprio qui.

Da solo
lungo l'autostrada
alle prime luci del mattino.



Una Donna

Una donna fasciata in un abito elegante
una donna che custodisce il bello
una donna felice di essere serpente
una donna infelice di essere questo e quello.

Una donna che a dispetto degli uomini
diffida di quelle cose bianche
che sono le stelle e le lune
una donna cui non piace la fedeltà del cane.

Una donna nuova, appena nata
antica e dignitosa come una regina
una donna sicura e temuta
una donna volgare come una padrona.

Una donna così sospirata
una donna che nasconde tutto
nel suo incomprensibile interno
e che invece è uno spirito chiaro come il giorno.

Una donna, una donna, una donna.

Una donna talmente normale
che rischia di sembrare originale
uno strano animale, debole e forte
in armonia con tutto anche con la morte.

Una donna così generosa
una donna che sa accendere il fuoco
che sa fare l’amore
e che vuole un uomo concreto come un sognatore.

Una donna, una donna, una donna.

Una donna che resiste tenace
una donna diversa e sempre uguale
una donna eterna che crede nella specie
una donna che si ostina ad essere immortale.

Una donna che non conosce
quella stupida emozione
più o meno vanitosa
una donna che nei salotti non fa la spiritosa.

E se questo bisogno maledetto
lasciasse in pace i suoi desideri
e se non le facessero più effetto
i finti amori dei corteggiatori
allora ci sarebbero gli uomini
e un mondo di donne talmente belle
da non avere bisogno
di affezionarsi alla menzogna del nostro sogno.

Una donna, una donna, una donna.
Una donna, una donna, una donna.



Il Contrattempo

Cosa faccio sdraiato per terra
proprio in mezzo a una strada nel cuore della notte?
Devo avere anche un'aria bizzarra
ho la testa pesante, ho le ossa tutte rotte.
Non mi sembra una cosa normale, nemmeno civile
ma mi han dato un sacco di botte.

Ci vorrebbe un'indagine seria
sarà stato uno scherzo o forse anche un agguato.
Ho bisogno di avere ben chiara
la meccanica dell'incidente sennò non chiedo aiuto.
E pensare che al mondo c'è un sacco di brave persone
mi han picchiato di santa ragione.

Guarda che doveva capitare
proprio a me che son gentile
son disponibile e sociale
sono contro la guerra
che figura col culo per terra
non son mica ubriaco, non è mica vino
una maschera di sangue, io l'ho sempre detto
non mi fido di Milano
ci vorrebbe un cerotto, una fascia
oltretutto tra due giorni
è il compleanno di Katiusha.

Ohi, ohi, ohi, ohi, ohi, che male
ohi, ohi, ohi, chi è stato il vile
che mi ha preso a pugni di sorpresa.
Ohi, ohi, ohi, ohi, ohi, che male
ohi, ohi, ohi, non ho parole
oltre che al dolore c'è l'offesa.

Io non ho paura di nessuno
ma forse erano anche più di uno.

Erano senz'altro due, erano anche grossi
sarò stato pronto di riflessi
sarò stato padrone della situazione?
Si direbbe di no dal labbrone
mi fa male anche una coscia
meno male che c'ho ancora in tasca
il regalino per Katiusha
si fa per dire, così conciato non ci posso andare.

Ma ora basta! Forse è meglio sminuire
meglio pensare che son stato bravo
che se uno si comporta con onore
mi hanno detto passa tutto anche il dolore.

Ohi, ohi, ohi, ohi, ohi, che male
ohi, ohi, ohi, chi è stato il vile
che mi ha preso a pugni di sorpresa.
Ohi, ohi, ohi, ohi, ohi, che male
ohi, ohi, ohi, non ho parole
oltre che al dolore c'è l'offesa.

Io che sono sveglio di natura
se non ho reagito, che figura!

Sono ancora sdraiato e resisto
senza chiedere aiuto
dubbioso e riflessivo.
È sicuro che mi hanno picchiato
ma anch'io sono stato
tutt'altro che passivo.
Non ho fatto figure meschine di cui vergognarmi
ma soltanto un errore sportivo.

È vero, mi han gonfiato
ma mi sono piaciuto...
Aiuto... aiuto... aiuto!



Il Dilemma

In una spiaggia poco serena
camminavano un uomo e una donna
e su di loro la vasta ombra di un dilemma.
L'uomo era forse più audace
più stupido e conquistatore
la donna aveva perdonato, non senza dolore.
Il dilemma era quello di sempre
un dilemma elementare
se aveva o non aveva senso il loro amore.

In una casa a picco sul mare
vivevano un uomo e una donna
e su di loro la vasta ombra di un dilemma.
L'uomo è un animale quieto
se vive nella sua tana
la donna non si sa se ingannevole o divina.
Il dilemma rappresenta
l'equilibrio delle forze in campo
perché l'amore e il litigio sono le forme del nostro tempo.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
come una cosa normale e ricorrente
perché morire e far morire
è un'antica usanza
che suole aver la gente.

Lui parlava quasi sempre
di speranza e di paura
come l'essenza della sua immagine futura.
E coltivava la sua smania
e cercava la verità
lei l'ascoltava in silenzio, lei forse ce l'aveva già.
Anche lui curiosamente
come tutti era nato da un ventre
ma purtroppo non se lo ricorda o non lo sa.

In un giorno di primavera
quando lei non lo guardava
lui rincorse lo sguardo di una fanciulla nuova.
E ancora oggi non si sa
se era innocente come un animale
o se era come instupidito dalla vanità.
Ma stranamente lei si chiese
se non fosse un'altra volta il caso
di amare e di restar fedele al proprio sposo.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
con le parole che ognuno sa a memoria
sapevan piangere e soffrire
ma senza dar la colpa
all'epoca o alla Storia.

Questa voglia di non lasciarsi
è difficile da giudicare
non si sa se è cosa vecchia o se fa piacere.
Ai momenti di abbandono
alternavano le fatiche
con la gran tenacia che è propria delle cose antiche.
E questo è il sunto di questa storia
per altro senza importanza
che si potrebbe chiamare appunto resistenza.

Forse il ricordo di quel Maggio
gli insegnò anche nel fallire
il senso del rigore, il culto del coraggio.
E rifiutarono decisamente
le nostre idee di libertà in amore
a questa scelta non si seppero adattare.
Non so se dire a questa nostra scelta
o a questa nostra nuova sorte
so soltanto che loro si diedero la morte.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
non per una cosa astratta
come la famiglia
loro scelsero la morte
per una cosa vera
come la famiglia.

Io ci vorrei vedere più chiaro
rivisitare il loro percorso
le coraggiose battaglie che avevano vinto e perso.
Vorrei riuscire a penetrare
nel mistero di un uomo e una donna
nell'immenso labirinto di quel dilemma.
Forse quel gesto disperato
potrebbe anche rivelare
come il segno di qualcosa che stiamo per capire.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
come una cosa normale e ricorrente
perché morire e far morire
è un'antica usanza
che suole avere la gente.



Il Pelo (Prosa)

 



L'ingranaggio (Seconda Parte)




Dialogo II




La Presa Del Potere

 



Gli Intellettuali


.



E' Sabato

 



Noci Di Cocco




La Libertà




La Bombola

 



La Benda

 



La Caccia




La Collana

 



Il Mestiere Del Padre




Lui




I Borghesi




L'Amico




Dialogo III

 



Oh Madonnina Dei Dolori




Ci Sono Dei MOmenti




La Sedia




Al bar Casablanca




Nixon




Gli Operai




Dialogo IV