Giorgio Gaber, all'anagrafe Giorgio Gaberscik, è nato a Milano, il 25 gennaio 1939; è morto l'1 gennaio 2003. Artistica poliedrico, è stato un cantautore, attore e commediografo. Da tutti affettuosamente chiamato "il Signor G", è stato anche un bravo chitarrista, tra i primi interpreti del rock and roll in italiano (tra il 1958 e il 1960). Molto apprezzate sono state anche le sue performance come autore ed attore teatrale; è stato soprattutto l'inventore e l'iniziatore, assieme a Sandro Luporini, del teatro canzone. (spettacolo teatrale sviluppato alternando monologhi e canzoni). La regione Lombardia gli ha intitolato il rinnovato auditorium, al 31° piano del Grattacielo Pirelli di Milano.Il 1970 è l'anno della svolta: Gaber rinuncia all'enorme successo televisivo e porta "la canzone a teatro" (creando il genere del teatro canzone)..Il debutto in teatro di Giorgio Gaber risale al 1959, al Teatro Girolamo con l'allora fidanzata Maria Monti. Il recital aveva per titolo Il Giorgio e la Maria. La Monti recitava dei monologhi su Milano, Gaber interveniva tra i monologhi con le sue canzoni. Nel 1960 Gaber incide un 45 giri con Dario Fo: Il mio amico Aldo, dove il primo canta e il secondo recita. Gaber conosce il teatro di Fo e se ne appassiona. Si sentiva "ingabbiato" nella parte di cantante e di presentatore televisivo, costretto a recitare un ruolo. Lascia questo ambiente e si spoglia del ruolo di affabulatore. Il Gaber che tutti hanno conosciuto non c'è più: appartiene al passato. Riparte da capo e si presenta al pubblico così com'è. Per questo crea il "Signor G", un personaggio che non recita più un ruolo: recita se stesso. Quindi "una persona piena di contraddizioni e di dolori", un signore come tutti. "Il signor G è un signor Gaber, che sono io, è Luporini, noi, insomma, che tentiamo una specie di spersonalizzazione per identificarci in tanta gente". |
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Questi spettacoli erano straordinari sopratutto dal vivo per la grande presenza scenica di Gaber e soprattutto per la sua
capacità interpretativa. Bisognerebbe in
ogni caso ascoltare tutti i brani in sequenza per individuare il filo di congiunzione che li lega. Io mi limito a suggerirvi l'ascolto del brano
secondo me più significativo con il solo intendo di avvicinarvi al mondo del Signor G.
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Nel 1972 porta in teatro: "Dialogo tra un impegnato e un non so"É il primo spettacolo interamente concepito e scritto a quattro mani tra Gaber e Luporini. Gaber affronta in maniera originale ed emozionante argomenti quali la disumanizzazione dell'individuo nel mondo capitalizzato (L'ingranaggio, Il pelo) e la presa di distanza da moralisti e intellettuali. Le canzoni Lo Shampo e Libertà è partecipazione si imprimono nella memoria del pubblico.Il Non so si sente sicuro di se stesso, convinto che basti guardare quel che fanno gli altri per capire come sia vana la loro affannosa mania di lotta. L'impegnato è colui che non ha dubbi ne contraddizioni, quello che passa la vita a progettare la rivoluzione e finisce per credere che la rivoluzione sia un mito astratto da applicare ad ogni azione umana per giudicarla, giustificarla, contestarla, sostituirla, benedirla o mandarla a farsi benedire. |
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1 - La libertà (introduzione) - 0:45 |
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Lo spettacolo si apre con: " Un'Idea", che io qui propongo. "Se potessi mangiare un'idea avrei fatto la mia rivoluzione". Chiaro riferimento al Cristianesimo e al rito della messa in cui si mangia il corpo di Cristo. |
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Nel 1973 è la volta di: " Far Finta Di Essere Sani".Gaber/Luporini sottolineano una certa incapacità di far convergere gli ideali con il vivere quotidiano, il personale con il politico. Il "signor G" vive, nello stesso momento, la voglia di essere una cosa e l'impossibilità di esserla. É forte lo slancio utopistico, che ha il suo culmine nel brano Chiedo scusa se parlo di Maria a dominare la scena.Questa volta non viene pubblicata la registrazione integrale dello spettacolo, ma solo le canzoni, senza i monologhi. |
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1 - Far finta di essere sani |
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"Far finta di essere sani" è il titolo, ma non è che l'ironia di una lucidissima follia, per dire a tutti che decisivo è essere uomini, sempre. Decisivo è lottare ragionando, voler bene a se stessi, per capire, e voler bene agli altri. Solo così si abbattono gli ostacoli che si frappongono alla breve felicità di cui ognuno ha diritto. |
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Nel 1974 porta in scena: Anche Per Oggi Non Si Vola."Anche per oggi non si vola" è il primo spettacolo ad insinuare il dubbio che il bisogno di cambiamento avvertito in quegli anni si stia dissolvendo in una sorta di moda o di atteggiamento di comodo: pezzi come Il coniglio, Angeleri Giuseppe, L'Analisi, La realtà è un uccello, smascherano con pungente ironia l'incapacità di proporre nel quotidiano dei veri e propri cambiamenti. Non Solo, nella società , sta tornando una certa voglia di destra, che si allarga come un contagio pestilenziale. Brano assolutamente profetico: "La Peste". |
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1 - Il coniglio |
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Io vi propongo: "C'è solo la strada". Questa Canzone prende spunto da: "Viaggio Al Termine Della Notte" di Louis-Ferdinand Céline. Libro bellissimo che vi consiglio di leggere. |
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Nella stagione 1975/76 porta inscena uno spettacolo dal titolo:"Recital". Spettacolo antologico dove presenta il meglio del suo teatro-canzone.Nella stagione 76/77 presenta un nuovo spettacolo dal titolo: "Libertà Obbligatoria".Lo spettacolo ha come tema principale il rapporto tra individuo e sistema. "Da un lato esistono persone che accettano passivamente tutto quanto viene loro propinato dal sistema. Dall'altro esistono quelli che credono di porsi in modo antagonistico al sistema, ma il loro antagonismo è fasullo e nel giro di breve tempo viene recuperato. Vedi la moda dei jeans che ormai alimentano vere e proprie industrie. Entrambi i tipi non sfuggono alla massificazione". In questo spettacolo Gaber canta la memorabile Le elezioni. Un altro tema, che prende forma in questo spettacolo e che sarà ampliato in quelli successivi, è quello del rapporto tra l'individuo e il proprio corpo. Per Gaber/Luporini il sistema capitalistico è entrato talmente nella vita dell'uomo da modificare nell'individuo la coscienza del proprio corpo e dei propri bisogni. |
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1-
I reduci |
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"Ma come, con tutte le libertà che avete, volete anche la libertà di pensare?..." (Tratta da "Si può") che io vi propongo. (E' incredibile la sua attualità ) Si comincia ad avvertire un senso di impotenza, di incapacità a contrapporre istanze diverse al modello americano e alla sua trionfale avanzata. Si percepisce il disagio di una sconfitta collettiva che ci ostiniamo ancora a non voler riconoscere come tale. (Consiglio di ascoltare anche: "L'America" che contiene questa citazione: "Te la mettono lì, la libertà è alla portata di tutti, come la chitarra. Ognuno suona come vuole e tutti suonano come vuole la libertà ." |
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Nella stagione 78/79 un nuovo spettacolo: "Polli D'allevamento"In questo spettacolo Gaber fa una critica feroce al mondo giovanile dell'epoca che secondo lui lotta contro il sistema solo per finta, per atteggiamento.L'accoglienza nelle sale è difficile: in molti teatri Gaber viene fatto bersaglio del lancio di oggetti. Gaber racconta: "É chiaro che mentre mi tiravano le monetine o mi insultavano per "Quando è moda è moda" dicevo: 'cavolo, guarda che avventura mi son preso. Ma chi me lo ha fatto fare?'. Però, ripeto, è un grosso privilegio il poter andare lì e dire quello che pensi". E ancora: "Quando finisco lo spettacolo, so benissimo che s'incavoleranno, che fischieranno, sento questa cosa che mi arriva addosso e di nuovo rimango con l'occhio spalancato di notte, mi ritrovo a non addormentarmi fino alle otto di mattina per superare questo choc dello scontro". Al termine dell'estenuante tournée, Gaber decide di scendere dal palcoscenico per due anni. |
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1 - Introduzione |
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Le due canzoni che meglio rappresentano questo spettacolo sono: "la festa" e "Quando è moda è moda". Io vi propongo: "Quando è moda è moda", canzone, secondo me, attualissima sempre. |
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Nel 1980 pubblica un album dal titolo: "Pressione Bassa".Nello stesso anno esce la dirompente: "Io se fossi Dio", canzone della durata di 14 minuti, pubblicata dalla F1 Team su disco da 12 pollici inciso solo da un lato, per il rifiuto della Carosello. La canzone era stata scritta nel 1978, dopo l'uccisione di Aldo Moro, ma fu pubblicata due anni dopo "perché le case discografiche avevano paura ad esporsi… avevano paura di cause legali" |
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1 - Pressione bassa |
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Questo disco contiene una canzone bellissima: "L'illogica Allegria" che vi consiglio di ascoltare. Io vi propongo: "Pressione Bassa" |
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Nella Stagione 81/82 porta in scena un nuovo spettacolo: "Anni Affollati".Lo spettacolo "Anni affollati" è un recital più conciso e colto, ma non per questo meno tagliente. Già dal pezzo di apertura, Anni affollati appunto, si riesce a percepire il distacco che ormai si è creato fra il fervore degli anni Settanta e l'attuale condizione sociale; quasi tutti i monologhi prendono spunto da particolari estremamente divertenti ed irriverenti ("La masturbazione", "L'anarchico") per giungere a conclusioni terribili e disperate ("Il porcellino"). Infine, quando l'insostenibile peso dell'ipocrisia pare aver fatto traboccare il vaso, tutto l'astio verso le idiozie e le bassezze del mondo viene riversato nella spietata ed apocalittica invettiva della ormai celebre Io se fossi Dio. |
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1 - Anni affollati |
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"Io se fossi dio", che ovviamente vi propongo, è uno sfogo personale di uno che non ne può più della politica che si sta inserendo in tutti i settori della nostra esistenza, del grande presenzialismo dei politici e della loro corruzione dilagante. Pensiamo a come siamo conciati oggi (2012). E' proprio vero che l'unica soluzione è ritirarsi in campagna. |
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Nel 1984 Ritorna sulla scena con "Io se fossi Gaber".Nel frattempo ha scritto una commedia dal titolo: "Il caso di Alessandro e Maria", portato in scena con Mariangela Melato nella stagione 82/83 e firma la regia della commedia musicale: "Una donna tutta sbagliata", con Ombretta Colli nel ruolo di protagonista unica.Il tema di Io se Fossi Gaber è l'appiattimento, la massificazione. Lo spettacolo debutta il 18 ottobre 1984 a Torino. Tra le novità c'è il ritorno del gruppo che suona dal vivo alle spalle del cantattore. Gaber dichiara : "Io se fossi Gaber nasce dalla polemica sul misterioso termine "massa", su quelli che hanno ceduto alla logica del mercato, sulla caduta di resistenza anche da parte degli ultimi che facevano il tifo per il gusto. Pensiamo oggi a tutti i disastri non solo economici, ma anche sociali, che ha prodotto questa scelta del mercato ad ogni costo fatta anche da forze politiche cosiddette di sinistra. |
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1 -
Massa ed energia |
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Canzoni come: "Gli altri", "La massa", "Qualcosa che cresce" e "Il deserto" sono metafore di una realtà vista con una certa lontananza. Può darsi ci siano dei periodi in cui è necessario un certo distacco. Oppure, come dice Montale, "C'è chi si immerge e chi non si immerge. Chissà da quale parte ci si immerda di meno". Io vi Propongo: "La Massa". |
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Nella stagione 86/87 Gaber porta in scena "Parlami d'amore Mariù"In questo spettacolo Gaber ripropone il tema del rapporto di coppia. Dichiara: "Il mio protagonista è un uomo che prova a fare chiarezza in quel malessere poco individuabile che accompagna la vita. E lo fa attraverso un'indagine sui sentimenti. Lo spettacolo debutta il 25 ottobre 1986 a San Marino. Gaber vince il "Biglietto d'oro" per la più alta media di spettatori della stagione. |
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1 - Parlami d'amore Mariù (introduzione ) |
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In questo spettacolo scompare completamente tutto ciò che appartiene al mondo della politica (dalla satira all'invettiva) per dar posto a un'analisi sulla nostra esistenza. Io vi propongo: "L'Uomo Che Sto Seguendo". |
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Nella stagione 1988/89 porta in scena: "Il Grigio".Si tratta ancora una volta di uno spettacolo di prosa, il secondo dopo Il caso di Alessandro e Maria. Il Grigio, lungo monologo pubblicato anche su disco, è la storia di un topo "che si ritira da un mondo che non gli piace, va a vivere in una casa isolata: e lì è assalito da tutta la sua vita, gli tornano addosso tutte le ansie, è costretto a una continua autoanalisi.". Entra dentro se stesso "per guardarsi, per fare un bilancio. Quando l'uomo sprofonda nell'osservazione del sé, poi, riemerge, lentamente. É come la calma dopo la tempesta, si accetta. Tutto qui. Accettarsi."Questo spettacolo si differenzia da quelli precedenti per due elementi: a) la scena non è una struttura astratta, ma un ambiente realistico in cui sono presenti oggetti veri (chitarra, videoregistratore ecc.); b) non è uno spettacolo di teatro-canzone, ma di prosa vera e propria, con un protagonista unico sul palco. Lo spettacolo debutta il 19 ottobre a Belluno. Gaber vince il "Premio Curcio" per il Teatro e il "Premio Ascot Brun" come migliore attore. |
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I Atto |
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Siccome questo è uno spettacolo basato su monologhi, e non ci sono spezzoni da proporre, voglio proporvi : "L'illogica Allegria" ,Tratta da Pressione Bassa. Non solo la Canzone è bellissima, ma si può apprezzare anche la grande capacità interpretativa di Gaber. |
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Nella stagione 1991/92 Gaber mette in scena uno
spettacolo antologico, intitolato: ripercorre tutta la
storia dei vent'anni precedenti. L'unico inedito è il monologo Qualcuno era
comunista, lucida analisi di quello che il comunismo aveva significato per tante
persone, in termini di speranze ma anche di illusioni, e di quello che la fine
di quell'esperienza ha voluto dire per molti |
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1 -
Bambini G. |
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Ovviamente propongo la struggente: "Qualcuno Era Comunista" che per chi ha vissuto la speranza di cambiamento rappresentata dall'essere comunista è un vero e proprio pugno nello stomaco. |
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Nel 1993 Porta in scena: "Il Dio Bambino".A tre anni di distanza da "Il Grigio" e dopo le due trionfali stagioni del "Teatro Canzone" Giorgio Gaber si ripropone al pubblico teatrale con un nuovo testo interamente in prosa."Il Dio Bambino" ancora una volta scritto con Sandro Luporini, prosegue il particolarissimo percorso teatrale felicemente iniziato nel 1986 con "Parlami d'amore Mariù" e continuato poi con le quasi 300 repliche de "Il Grigio". Da una loro intervista si legge: " Abbiamo chiamato il nostro lavoro "Teatro di evocazione" anche se non siamo stati certo noi ad inventare questa formula. Chiunque reciti da solo e voglia rappresentare una storia a più personaggi non ci pare abbia altre strade. Non può certo raccontare le vicende come se si leggesse un libro. Per arrivare all'emozione del teatro, l'attore, oltre a raccontare deve rivivere al presente personaggi e fatti che sono nella sua memoria. Questa tecnica rende vive le situazioni come se stessero accadendo e al tempo stesso lascia molto spazio alle riflessioni, cioè ai monologhi. " Ne "Il Dio Bambino", infatti, queste emozioni vissute al presente costituiscono una sorta di filo conduttore che attraversa tutto il testo, una nuova esperienza di drammaturgia contemporanea che si configura, rispetto alle proposte precedenti, come un'opera densa di contenuti, più impegnativa e di maggior respiro anche per il Gaber attore che in questo contesto ha l'occasione di fornire una sintesi compiuta di tutte le sue possibilità espressive. É una storia d'amore; una normalissima storia d'amore nell'arco degli anni che dà agli autori l'occasione di indagare su quello che oggi dovrebbe essere un uomo: quali i suoi attributi, le sue caratteristiche, la sua maturità ; capire se è compiuto o incompiuto, se ce l'ha fatta veramente a diventare un uomo o se è rimasto un bambino. Un bambino che si vanta della sua affascinante spontaneità , invece di vergognarsi di un'eterna fanciullezza del tutto poco virile. É una storia d'amore che potrebbe essere capitata a chiunque, vista ovviamente da un'angolazione maschile. Un uomo a confronto con una donna, il miglior testimone per mettere in dubbio la sua consistenza, il suo essere adulto, la sua presunta virilità . É una storia d'amore che cerca di individuare quali siano oggi le differenze tra questi due esseri così simili e al tempo stesso così diversi con la consapevolezza che se queste differenze un giorno si annullassero la vita cesserebbe di esistere. Non c'è arte, né scienza, né idee, né altra invenzione dell'uomo che non nascano da questa differenza se non addirittura da questa contrapposizione. Come spesso è accaduto, Gaber e Luporini sono molto spietati nelle analisi sull'oggi, ma, tra le righe, c'è sempre un ponte con il futuro; fiduciosi non tanto per l'uomo come è, ma per le sue fantastiche, incredibili possibilità . |
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Atto I Atto II |
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Essendo anche questo un testo completamente in prosa, Voglio proporre: "Polli D'Allevamento", tratto dallo spettacolo omonimo. Secondo me più passa il tempo e più è attuale. |
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Nel 1994 prosegue lo spettacolo "Il Teatro Canzone".Questo spettacolo è ancora una rivisitazione di canzoni e monologhi di spettacoli precedenti. Da questo spettacolo sarà registrato un disco in studio dal titolo: "Io Come Persona". Nello spettacolo e nel disco viene riproposta: " Qualcuno era Comunista" e alcuni inediti di cui vi riporto i testi. |
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1 - C'è Un 'Aria |
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In questo disco è molto bella soprattutto:"
Io come Persona". Io vi propongo questa divertentissima: |
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Nel 1994/95 e 1995/96 Porta in scena, in due versioni
diverse, lo spettacolo:
In una sorta di autocritica sul proprio operato si insinua il sospetto che i
vari tentativi di cambiare la vita siano insufficienti. C'è una forte critica
alla cultura, alla politica, e persino all'idea di coppia così com'è
strutturata. Non mancano però slanci utopistici verso un futuro che non è ancora
identificato. |
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Edizione 1994
1 -
Canzone della non appartenenza |
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Consiglio di ascoltare: "Mi fa male il mondo" , "E pensare che c'era il pensiero" , "L'America", "La Chiesa Si Rinnova". Io vi propongo: "Canzone della non appartenenza". |
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Nella stagione 1997/98 e 1998/99 porta in scena ancora un nuovo spettacolo dal titolo: "Un'Idiozia conquistata a fatica". |
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1 -
L'ingenuo (Prima parte) |
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In questo spettacolo continua l'invettiva contro lo scadimento culturale degli anni 90. Canzoni come: "il grido" , "Il potere dei più buoni" , "I Barbari", ne sono un esempio evidente. Io vi propongo: "Il Conformista". | |
Il 13 aprile del 2001 Gaber pubblica un nuovo disco realizzato in studio: "La mia generazione ha perso" |
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1 -
Si può | |
Questo disco, da un lato presenta alcune
canzoni degli spettacoli precedenti ri-registrate ("Destra-Sinistra" e "Quando
sarò capace d'amare"), dall'altro contiene alcuni inediti, di cui il
più
significativo è: |
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Nel 2002 inizia la lavorazione di un nuovo disco: "Io non mi sento Italiano".Il disco sarà pubblicato postumo. Purtroppo Giorgio Gaber, da tempo malato di cancro, si spegne il capodanno del 2003. Il corpo riposa nel famedio del Cimitero Monumentale di Milano, come voluto dalla moglie Ombretta Colli. |
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1 -
Il tutto è falso | |
Anche questo ultimo disco, presenta alcune
canzoni degli spettacoli precedenti ("L'illogica Allegria" , "Il
Dilemma", "C'è un'aria"). ovviamente vi propongo: "Io Non Mi Sento Italiano" |
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Approfondimenti si possono trovare sul sito: http://www.giorgiogaber.org e sul sito ufficiale della Fondazione Giorgio Gaber: http://www.giorgiogaber.it/ |